Inquinamento Indoor: L'Aria che Respiri è Pulita Come Credi?
La società oggi è ossessionata dall'essere puliti, ma siamo certi che ciò significhi essere al sicuro dalle infezioni?
Il problema del coronavirus ha contribuito nel portare alla luce il tema dell'inquinamento indoor e le problematiche legate alla potenziale trasmissione di infezioni all'interno di spazi chiusi in cui sono presenti numerose criticità igienico sanitarie e di qualità dell’aria. Apparentemente, la società moderna sembra avere molta sensibilità verso la pulizia: ci assicuriamo che ciò che mangiamo e beviamo sia prodotto rispettando le condizioni igieniche, che gli indumenti vengano lavati, che le nostre case, i luoghi di lavoro e di scuola siano "ultra" puliti e che vengano affrontati tutti i problemi di igiene personale. Tuttavia, raramente pensiamo all'aria che ci circonda e ai suoi potenziali effetti sulla salute, o ai modi in cui possiamo migliorare la qualità di ciò che respiriamo quotidianamente all'interno delle nostre case, scuole, luoghi di lavoro o di aggregazione.
Eppure, a riposo, l'uomo "medio" respira oltre 700 volte all'ora, esponendo i polmoni a oltre 350 litri d'aria. Se si riuscisse a far sedere un bambino “medio” di cinque anni in silenzio per un'ora, respirerebbe (ed espirerebbe) circa 1400 volte, inspirando un numero sorprendente d'aria: ben 300 litri! Un bambino attivo utilizza mediamente due o tre volte questo volume! Bambini piccoli e neonati sono particolarmente a rischio ogni volta che respirano: particelle aeree, sostanze chimiche tossiche e allergeni nell'aria possono essere altamente nocivi, poiché il loro sistema immunitario non è completamente sviluppato. Inoltre, le loro vie aeree molto strette e la loro capacità polmonare ridotta li espongono costantemente a una dose più concentrata di inquinanti rispetto agli adulti. Quindi se apparentemente il coronavirus sembra intaccare meno i polmoni dei bambini, non possiamo dire lo stesso per quanto riguarda allergeni e sostanze inquinanti aerodisperse, che rischiano di causare allergie e patologie sin dalla tenera età!
L'inquinamento indoor è attualmente tra i principali rischi per la salute umana, come confermato anche dai dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall'Istituto Superiore di Sanità Italiano. Nei luoghi chiusi sono presenti numerose sorgenti di inquinanti dell'aria che possono costituire un rischio per la nostra salute. Trascorriamo molto del nostro tempo (fino al 90%) al chiuso, credendo di essere al sicuro, ma in realtà ogni volta che respiriamo possiamo essere esposti non solo a virus e batteri, ma anche a numerosi inquinanti provenienti da una incredibile varietà di fonti.
I comuni inquinanti presenti nell'aria includono:
- Fumi chimici e polveri provenienti dagli scarichi dei veicoli e dai processi industriali: il Rapporto RCP elenca i principali inquinanti nell'aria esterna come particolati PM10 e PM2,5 e gli ossidi di azoto (principalmente NO2)
- L'anidride solforosa (SO2), il monossido di carbonio (CO), gli idrocarburi (compresi il benzene, l'1,3% di butadiene e gli idrocarburi policiclici aromatici: IPA) ed i metalli pesanti
- Radon
- Vapori chimici e polvere da materiali da costruzione e arredi morbidi, materiali di pulizia comunemente usati e persino deodoranti spray
- Fumo di sigaretta, che contiene oltre 4.000 sostanze chimiche!
- Microrganismi: in particolare, muffe spore e muffe COV (Composti Organici Volatili) in edifici umidi. Infezioni batteriche come la tubercolosi e la malattia dei legionari e le infezioni virali quali il morbillo, il raffreddore, l'influenza e lo stesso COVID, che possono essere diffuse da goccioline / aerosol infetti
- Polline: la febbre da fieno è causata dal polline di erbe, alberi, erbe infestanti e muffe. Il 50% degli adulti malati di febbre da fieno è allergico al polline di graminacee - principalmente erba di segale e fleo - e il 25% dei pazienti è allergico al polline di betulla
- Acari della polvere: la polvere che troviamo comunemente negli ambienti di casa e di lavoro è composta principalmente da scaglie di pelle (ognuno di noi versa fino a 7 milioni di scaglie di pelle al minuto!), fibre derivanti da arredi e indumenti morbidi e polvere trasportata sulle scarpe e nell'aria "fresca". Gli escrementi dell'acaro, sono il fattore allergenico scatenante più comune, che causa rinite allergica perenne
- Miscela di peli e pelle di animali: gli animali domestici sono una fonte di allergeni presenti nell'aria al chiuso, poiché rilasciano una miscela di scaglie di pelle, pelliccia e polvere prodotta dalla saliva secca e dagli escrementi
Altri dati e cifre disponibili dalla ricerca sugli effetti sulla salute degli inquinanti atmosferici sono notevoli e preoccupanti:
- Si stima una forte crescita delle persone che soffrono di febbre da fieno (rinite stagionale) causata dall'esposizione a polline e/o spore di muffe. Milioni soffrono anche di rinite allergica perenne - causata dall'esposizione a escrementi aerosol (feci) di acari della polvere, peli di animali e spore di muffe (interne)
- L'asma è un problema mondiale e un consistente onere sociale ed economico per i sistemi sanitari. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, ci sono tra i 100 e i 150 milioni di persone che soffrono di questa condizione in tutto il mondo. Le morti associate alla malattia, sempre secondo i dati dell'Oms, sono circa 180mila ogni anno
- In Italia, si stima che ogni anno circa nove milioni di persone si ammalano di allergie respiratorie derivanti dalla presenza di pollini nell'aria e quattro milioni di essi ricorrono a cure. Si calcola che circa il 15-20 per cento della popolazione italiana soffre di allergie, fenomeno in crescita, soprattutto tra i più giovani e le donne
- In termini economici, l'asma incide più della tubercolosi e dell'Hiv combinati
Nonostante questi fatti e cifre, la maggior parte delle persone conduce vite "normali", e la maggior parte delle persone che soffrono di allergie utilizza i farmaci come "approccio di buon senso" per ridurre l'esposizione ai fattori scatenanti delle allergie, anche se basterebbe tutelare i propri ambienti con strumenti adeguati per evitarlo.
Richiedi Informazioni
Purtroppo l’inquinamento indoor è ancora un fenomeno sottovalutato: esistono molti accordi e protocolli nazionali e internazionali per controllare le emissioni dei veicoli e quelle industriali per migliorare la qualità dell'aria esterna, ma ci sono poche informazioni sul miglioramento della qualità dell'aria negli ambienti chiusi.
I livelli di allergeni all’interno possono essere ridotti mediante i seguenti accorgimenti:
- Mantenere le stanze ben ventilate: se possibile, tenere le finestre aperte per garantire la ventilazione naturale (a meno che non vi sia inquinamento atmosferico esterno) e far funzionare il riscaldamento dell'ambiente a temperature basse. Queste azioni ridurranno i livelli di acari della polvere, muffe e batteri in quanto questi organismi prosperano in condizioni calde e umide
- Negli uffici e nei locali commerciali assicuratevi che le unità di condizionamento dell'aria e le canalizzazioni vengano regolarmente pulite, che ne venga fatta la manutenzione, e che fotocopiatrici, stampanti a getto d'inchiostro e stampanti 3-D siano utilizzate in aree ben ventilate (o abbiano sistemi di ventilazione di scarico dedicati)
- Sostituire mobili imbottiti e tessuti ovunque sia possibile, ad es. sostituire i tappeti con pavimenti duri e sostituire le tende in tessuto con persiane. Gli acari della polvere prosperano negli arredi morbidi ed è più facile pulire gli allergeni dalle superfici dure che da quelle morbide (a casa è utile utilizzare copri materassi e cuscini a prova di acari e zecche)
- Riduzione dell'esposizione ai "prodotti profumati": profumi, dopobarba, smalti e solventi, deodoranti per ambienti non certificati e materiali per la pulizia profumati, che a lungo andare possono essere nocivi per i nostri bronchi
- Alcune fragranze "economiche" contengono fino a 1000 sostanze chimiche, tra cui limonene, pineni, acetone, etanolo, canfora, alcool benzilico, acetato di etile, benzene, formaldeide, 1,4-diossano, cloruro di metilene, acetaldeide, muschi sintetici, ftalati, ecc. ognuno dei quali può scatenare attacchi di asma, allergie e/o sensibilizzazione. Per avere la certezza di utilizzare fragranze per ambienti certificate e "sicure", visita il nostro sito dedicato
- “Spolverare” con acqua o vapore acqueo tutte le superfici dure; questo è più efficace nel rimuovere gli allergeni della polvere secca
- Pulire regolarmente usando un’aspirapolvere con filtrazione HEPA per prevenire la dispersione nell’aria di allergeni provenienti dai pavimenti/dalle superfici
- Rimozione di piante da interno e garanzia che tutti i prodotti chimici per la pulizia siano ben chiusi e conservati. Ove possibile, ridurre l'uso di spray aerosol e utilizzare prodotti chimici "verdi" per la pulizia
L'utilizzo di unità di trattamento dell'aria per rimuovere sostanze chimiche, particelle e microrganismi presenti nell'aria è ben documentato e per purificare l’aria che respiriamo all’interno dei nostri ambienti di vita o di lavoro viene utilizzata un'ampia gamma di tecnologie, da sole o in combinazione, tra cui:
- Generazione di ozono
- Irradiazione con UV
- Ionizzazione
- Filtrazione
- Precipitazione elettrostatica
- Ossidazione fotocatalitica e generazione di plasma > AIRsteril®
La scelta del dispositivo di trattamento dipenderà dall'applicazione, dall'esborso di capitale, dai costi di gestione, dal supporto tecnico e dalla letteratura scientifica di supporto. Le recensioni dei clienti e le testimonianze spesso forniscono informazioni utili, ma di solito sono di parte a favore del produttore. AIRsteril® preferisce che siano i fatti a parlare!
Un esempio relativo all'inquinamento indoor e alla sconfitta della sindrome dell'edificio malato riguarda l'installate alcune unità AIRsteril® presso la sala di controllo e le aree uffici di un Trust Ambulance Service (Servizio di Ambulanza del Servizio Sanitario Nazionale) della National Health Security di Londra. In questo caso specifico furono calcolati gli effetti dell'installazione di AIRsteril® sull'assenteismo del personale (correlati alle malattie segnalate) rispetto agli stessi tre periodi di un mese per i due anni precedenti all'installazione.
I risparmi sui costi per il Trust furono calcolati internamente.
Durante il periodo in cui le unità AIRsteril® erano operative, il Trust registrò una riduzione di ben 1502 giorni persi per malattia! Tenendo conto del costo delle unità AIRsteril® e del costo di installazione, il beneficio in termini di costi per il Trust nel periodo fu calcolato in circa 208.650,56 Sterline.
Questo non è uno studio scientifico, ma un esempio reale dei vantaggi di una tecnologia di trattamento dell'aria, in cui furono osservate riduzioni dei giorni di malattia per asma, raffreddore problemi respiratori e problemi gastrointestinali causati da influenza (si noti che i coronavirus sono riconducibili a virus di tipo influenzale).
Queste osservazioni sono di immensa importanza economica. Uno studio recente ha dimostrato che l'assenza media per malattia in Italia è di circa 8 giorni all'anno, il che costa all'economia della nostra nazione tra i 15 e i 20 miliardi di Euro l’anno! La tecnologia AIRsteril® potrebbe portare a significativi risparmi se applicata a tutti gli uffici ed ai locali commerciali, oltre a migliorare la salute e il benessere dei lavoratori!
Inoltre, vi sono importanti implicazioni per quanto riguarda l'applicazione della tecnologia AIRsteril® per il controllo delle infezioni, la riduzione delle allergie, la bio-sicurezza alimentare, la difesa militare e nazionale.